
AMPLIFICHIAMO IDEE, VALORIZZIAMO CONNESSIONI.
NEXTHORIZON – ESPLORANDO NUOVE FRONTIERE DELL’INNOVAZIONE
In collaborazione con 012factory Spa Società Benefit, incubatore certificato dal Mimit e B Corp
Il nuovo volto della leadership: innovare per restare competitivi
La gestione aziendale sta vivendo una trasformazione senza precedenti. La globalizzazione, l’intelligenza artificiale e le nuove modalità di lavoro stanno ridefinendo il ruolo della leadership e dei modelli organizzativi. Le imprese devono adattarsi a un ambiente sempre più dinamico, in cui la capacità di innovare e di gestire il cambiamento diventa un fattore determinante per la sopravvivenza e il successo.
In questo contesto, la gestione delle risorse umane è quindi uno degli aspetti chiave. Il mercato del lavoro è in piena trasformazione, con un crescente bisogno di competenze digitali e una domanda di maggiore flessibilità da parte dei lavoratori. Le aziende devono rivedere le proprie strategie di attrazione e retention, puntando su benefit innovativi, programmi di formazione continua e un approccio più inclusivo alla leadership. Il caso del Giappone è emblematico: il governo ha stanziato 50mila miliardi di yen per promuovere la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di migliorare produttività e benessere: un modello che molti Paesi stanno cercando di replicare, incentivando l’adozione di nuove tecnologie per rendere le aziende più competitive.
L’importanza della diversificazione nelle fonti di finanziamento
Un altro tema centrale nella gestione aziendale moderna è quello del finanziamento. Le startup e le imprese in fase di crescita devono valutare attentamente le opzioni disponibili, evitando di dipendere esclusivamente da una singola fonte di capitale. Il venture capital rimane una soluzione strategica per molte aziende, ma non è l’unica.
Il bootstrapping, ovvero l’autofinanziamento, permette ai fondatori di mantenere il controllo totale della società, ma impone una crescita più graduale. Il crowdfunding, invece, offre la possibilità di raccogliere i fondi da un pubblico ampio, garantendo visibilità e coinvolgimento della comunità di riferimento. Piattaforme come Kickstarter e Crowdcube stanno diventando strumenti sempre più utilizzati per finanziare nuovi progetti, soprattutto nel settore tecnologico e creativo. Il venture capital, sebbene rappresenti una soluzione più strutturata, implica la cessione di quote societarie e una perdita parziale del controllo decisionale.
La diversificazione delle fonti di finanziamento diventa allora un elemento chiave per garantire stabilità e crescita a lungo termine. In Italia, CDP Venture Capital ha superato di recente i 5 miliardi di euro di risorse gestite e punta a raggiungere gli 8 miliardi entro il 2028, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale. Anche Exor, attraverso il fondo Vento, ha annunciato un nuovo veicolo di investimento da 75 milioni di euro, destinato a supportare 375 startup nei prossimi cinque anni.
L’innovazione nella gestione aziendale: Open Innovation
Le aziende di successo non si limitano più a sviluppare innovazione al proprio interno, ma si aprono alla collaborazione con startup, università e centri di ricerca. Il modello dell’open innovation sta diventando sempre più diffuso, con aziende come Prysmian Group che hanno sviluppato incubatori interni per accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie.
Un esempio significativo è l’acceleratore Plai di Mondadori, che seleziona startup basate sull’intelligenza artificiale per trasformarle in imprese di successo. Il primo ciclo ha supportato 10 startup con investimenti di 100mila euro ciascuna, creando collaborazioni strategiche con Fastweb, Vodafone e Cineca. Questo modello consente alle grandi aziende di accedere a nuove tecnologie, e alle startup di scalare più rapidamente grazie all’infrastruttura e alle risorse dei grandi gruppi.
Anche il settore fintech sta adottando strategie innovative per affrontare le sfide del mercato. In Cile, solo l’8% delle donne ricopre ruoli dirigenziali nel settore, nonostante rappresentino il 39% della forza lavoro. Il gender gap nel finanziamento delle startup è ancora evidente: meno del 5% del capitale di rischio globale è destinato a imprese fondate da donne. Per colmare questa disparità, alcuni fondi stanno introducendo programmi dedicati all’imprenditoria femminile, incentivando la creazione di ecosistemi più inclusivi.
Il futuro della gestione aziendale
L’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui le aziende gestiscono operazioni, risorse e strategie. L’arrivo di nuovi modelli di AI come DeepSeek ha già avuto un impatto significativo sui mercati, causando una perdita del 17% per Nvidia in un solo giorno. Questo dimostra quanto la tecnologia possa influenzare l’economia globale e quanto sia essenziale per le imprese adottare un approccio bilanciato agli investimenti tecnologici.
Molte startup AI stanno ottenendo finanziamenti miliardari anche senza avere un prodotto o ricavi concreti. Nonostante non abbia ancora definito un modello di business chiaro, Thinking Machines Lab, fondata dall’ex CTO di OpenAI, Mira Murati, punta a raccogliere un miliardo di dollari su una valutazione di nove miliardi. Questo fenomeno solleva più di un interrogativo sulla sostenibilità del settore e sull’effettiva creazione di valore da parte di queste aziende.
Nel frattempo, l’Europa cerca di ridurre il divario con Stati Uniti e Cina attraverso investimenti strategici e nuove politiche di incentivazione. Il Piano Transizione 5.0, che prevede una dotazione di 6,3 miliardi di euro per la digitalizzazione delle imprese italiane, sta incontrando difficoltà burocratiche, con solo 500 milioni di fondi richiesti nei primi due mesi del 2025. Il governo sta valutando di riallocare tre miliardi verso strumenti più efficaci, come i contratti di sviluppo gestiti da Invitalia.
Il ruolo della sostenibilità
Oltre alla tecnologia, la sostenibilità è diventata una priorità per le imprese. Il modello di economia circolare sta prendendo piede, con aziende che trasformano scarti in risorse di valore. La startup Vortex, ad esempio, recupera ogni anno 70 tonnellate di frutta e verdura scartate per produrre ingredienti per cosmetici e alimenti, riducendo gli sprechi e creando nuove opportunità di business.
L’attenzione alla sostenibilità riguarda anche la gestione energetica. Gli aeroporti di Roma e Nizza hanno avviato progetti per dimezzare le emissioni entro il 2030 e azzerarle entro il 2040, investendo in impianti solari e nuove infrastrutture basate sull’economia circolare.
Inoltre, la gestione della forza lavoro sta cambiando, con un focus crescente sul benessere e sulla qualità della vita dei dipendenti. Il Bonus ZES, attivato nel Mezzogiorno, offre un esonero contributivo per le imprese che assumono lavoratori over 35 disoccupati da almeno 24 mesi, incentivando l’occupazione e la crescita economica nelle regioni meno sviluppate.
Innovare con intelligenza
La gestione aziendale del futuro sarà caratterizzata da una forte integrazione tra tecnologia, sostenibilità e nuove modalità di finanziamento. Le imprese dovranno adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, adottando strategie flessibili e puntando su modelli collaborativi come l’open innovation.
La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale continueranno a essere driver fondamentali, ma sarà essenziale garantire un equilibrio tra innovazione e sostenibilità. La capacità di diversificare le fonti di finanziamento, investire nella formazione e creare un ecosistema inclusivo saranno elementi determinanti per il successo delle imprese nei prossimi anni.
REGOLA21 – LE NORMATIVE E I BANDI CHE CONTANO
Formazione e Compliance le opportunità del Fondo Nuove Competenze
La formazione continua è diventata una leva strategica per la competitività aziendale, soprattutto in un contesto economico e tecnologico in continua evoluzione. Il Fondo Nuove Competenze (FNC), giunto alla sua terza edizione, rappresenta una risorsa cruciale per le aziende che desiderano investire nello sviluppo delle competenze del proprio personale, adattandosi ai cambiamenti imposti dalla transizione digitale, dall’economia circolare e dalla transizione ecologica.
Gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Fondo è dotato di una disponibilità di 731 milioni di euro e rimarrà operativo fino al 10 aprile 2025. È destinato ai datori di lavoro privati e alle società a partecipazione pubblica che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro per consentire la partecipazione a percorsi formativi volti ad accrescere le competenze dei lavoratori.
Ambiti di intervento e finalità del Fondo
Il Fondo si propone di rafforzare le competenze professionali in linea con le esigenze di trasformazione e innovazione aziendale. I progetti formativi devono essere orientati a uno dei seguenti ambiti strategici:
- Sistemi tecnologici e digitali
- Intelligenza artificiale
- Sostenibilità ed economia circolare
- Efficientamento energetico
- Welfare aziendale e benessere organizzativo
Le imprese potranno presentare progetti formativi di diversa natura, dai percorsi di specializzazione alle attività di aggiornamento professionale, con l’obiettivo di favorire la crescita delle competenze interne e migliorare la competitività aziendale.
Tipologie di progetti e contributi
I progetti finanziabili rientrano in tre categorie principali:
- Sistemi informativi – Progetti complessi che coinvolgono grandi datori di lavoro e fino al 60% dei lavoratori dell’impresa capofila, con un contributo massimo di 12 milioni di euro per ciascun raggruppamento.
- Filiere formative – Progetti che coinvolgono PMI operanti in distretti industriali o reti di impresa, con un contributo massimo di 8 milioni di euro per ciascun raggruppamento.
- Singoli datori di lavoro – Progetti specifici per singole aziende, con un contributo massimo di 2 milioni di euro.
Il numero minimo di ore di formazione previsto per ciascun lavoratore è di 30 ore, mentre il massimo è di 150 ore (20 ore per i settori turistico e agricolo).
Modalità di erogazione e copertura dei costi
Il Fondo copre:
- Il 60% della retribuzione oraria per le ore di formazione, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali.
- Il 100% dei contributi previdenziali e assistenziali relativi alle ore di formazione.
- Un bonus di 800 euro per ogni disoccupato assunto a tempo indeterminato al termine del percorso formativo, qualora almeno il 70% dei lavoratori coinvolti venga stabilizzato.
Accesso e tempistiche
Le domande di accesso al Fondo devono essere presentate tramite la piattaforma telematica MyANPAL. La richiesta di saldo deve essere conclusa entro 365 giorni dall’approvazione della domanda. La formazione può essere erogata da enti accreditati o da enti formativi riconosciuti dalle Regioni.
Investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze è oggi una necessità strategica per le imprese che desiderano affrontare le sfide della trasformazione digitale ed ecologica, mantenendo competitività e adattabilità in uno scenario di mercato sempre più complesso e globale.
AGENDA21 – GLI APPUNTAMENTI DEL MESE DA NON PERDERE
Data Center Nation Milan 2025
2 aprile 2025 – Allianz MiCo, Milano
Il 2 aprile 2025 si terrà presso l’Allianz MiCo di Milano il Data Center Nation Milan 2025, evento di riferimento per il settore dei data center in Italia. La manifestazione rappresenta un’importante occasione di confronto tra oltre 1.800 decision maker del settore, con la partecipazione di 120 speaker e più di 40 sessioni tematiche dedicate a strategie multi-cloud, infrastrutture edge e sostenibilità.
MCM Ingegneria, società del gruppo XORI, sarà presente con il suo stand e ha organizzato la panel discussion dal titolo “Data Centers and Urban Regeneration: Digital Infrastructure for Sustainable Cities”, in programma alle 14:00 presso la Hall 2. Il panel vedrà la partecipazione di Luca Rollino (CEO di XORI Group) come moderatore, Marco Osnato (Presidente della VI Commissione Finanze – Camera dei Deputati), Davide Sorrentino (Technical Director di MCM Ingegneria), Massimiliano Mandarini (Segretario di GBC Italia – Lombardia) e Giovanni Ponti (Director ICT Division di ENEA). La discussione approfondirà il contributo dei data center alla rigenerazione urbana e allo sviluppo sostenibile, con particolare attenzione al recupero di aree industriali e al miglioramento dell’efficienza energetica.
MCM Ingegneria sarà inoltre tra gli espositori dell’evento, offrendo un’occasione di confronto diretto presso il proprio stand con esperti e professionisti del settore.
MARKETLENS – UNO SGUARDO SUI TREND CHE CONTANO
Tech in trend
All’inizio del 2025 il panorama tecnologico globale ha visto emergere diverse tendenze innovative, con aziende internazionali impegnate ad adottarle per mantenere un vantaggio competitivo. Dall’intelligenza artificiale generativa alle nuove frontiere della computazione quantistica, passando per wearable avanzati, realtà immersiva e veicoli autonomi, queste innovazioni stanno trasformando i rispettivi settori di mercato. Di seguito presentiamo le principali tecnologie in trend e alcuni esempi concreti di aziende che le stanno implementando.
- Intelligenza Artificiale Generativa e Automazione
- Tecnologie Indossabili e Salute Digitale
- Realtà Aumentata, Virtuale e Immersiva
- Veicoli Autonomi e Robotica
- Computazione Quantistica e Informatica Avanzata
Intelligenza Artificiale Generativa e Automazione
L’intelligenza artificiale (AI) continua a guidare l’innovazione aziendale. In particolare, le applicazioni di AI generativa e di automazione intelligente stanno rivoluzionando il modo in cui le imprese interagiscono con i clienti e gestiscono le operazioni interne. Un esempio emblematico viene dalla catena statunitense Home Depot, che ha introdotto un assistente AI chiamato “Magic Apron”. Si tratta di un dispositivo basato su AI generativa pensato per il personale in negozio, capace di assistere i dipendenti nelle richieste dei clienti, nella gestione dell’inventario e nel fornire consigli fai-da-te, migliorando l’efficienza del servizio.
Nel settore della ristorazione, McDonald’s ha annunciato l’adozione diffusa dell’AI in circa 43.000 punti vendita globali per ottimizzare le operazioni e alleviare la pressione sul personale. Questo include casse automatiche intelligenti al drive-through, macchinari da cucina smart e sistemi di manutenzione predittiva, con l’obiettivo di velocizzare il servizio e migliorare l’esperienza del cliente. Anche i colossi tecnologici stanno investendo in AI avanzata per uso aziendale: ad esempio, Meta (Facebook) ha lanciato l’iniziativa “Agentic AI” rivolta alle imprese, per automatizzare flussi di lavoro e migliorare le interazioni con i clienti attraverso modelli AI di ultima generazione.
L’impatto di queste implementazioni è notevole: maggiore personalizzazione del servizio, tempi di risposta ridotti e decisioni guidate dai dati. Tuttavia, insieme ai benefici emergono anche sfide etiche e organizzative – dalla tutela della privacy alla necessità di formazione del personale – che le aziende stanno affrontando mentre integrano l’AI nei loro processi.
Tecnologie Indossabili e Salute Digitale
Il mercato dei wearable (tecnologie indossabili) è in piena evoluzione e sta vivendo un’accelerazione in questo periodo, trainato sia dall’interesse dei consumatori per la salute digitale sia dai progressi tecnologici. Gli smartwatch di ultima generazione restano protagonisti – con big player come Apple e Samsung che integrano sensori sempre più avanzati per ECG, ossigenazione del sangue e monitoraggio del sonno – ma emergono anche nuovi dispositivi più discreti come smart ring e smart glasses. Nel 2025 gli anelli smart si profilano come uno dei trend più interessanti: offrono funzionalità di tracking simili agli orologi intelligenti in un formato molto più sottile e discreto.
Ad esempio, al CES 2025 di Las Vegas è stato presentato il VIV Ring, un anello intelligente in grado di rilevare diversi parametri biometrici (frequenza cardiaca, livello di ossigeno nel sangue, livelli di stress) e di analizzare la qualità del sonno. Grazie ad algoritmi di AI integrati, questo dispositivo può perfino generare suoni personalizzati – come onde del mare o pioggia – per favorire il riposo, adattandosi alle esigenze dell’utente sulla base dei dati raccolti.
Sul fronte degli occhiali smart, aziende come Lenovo stanno lanciando occhiali per realtà aumentata orientati al grande pubblico: i nuovi Legion Glasses 2, in uscita questo mese, proiettano davanti all’utente uno schermo virtuale ad alta risoluzione per gaming e intrattenimento, collegandosi via USB-C a smartphone o PC. Queste innovazioni indicano che la tecnologia indossabile sta andando oltre il semplice fitness tracker: si punta a trasformare tali gadget in coach di benessere sempre attivi e in strumenti di produttività hands-free. L’impatto è visibile in ambito sanitario (con un monitoraggio più tempestivo e continuo di parametri di salute) e nel miglioramento della qualità della vita quotidiana.
Realtà Aumentata, Virtuale e Immersiva
Un’altra area tecnologica in fermento è quella delle esperienze immersive, che comprendono la Realtà Virtuale (VR), la Realtà Aumentata (AR) e il cosiddetto metaverso. All’inizio del 2025 si osserva un duplice trend: da un lato l’arrivo di dispositivi VR/AR di nuova generazione, dall’altro un crescente interesse delle aziende ad adottare queste tecnologie per scopi pratici. Sul versante consumer, l’attesissimo visore Apple Vision Pro (annunciato per il 2024) ha innalzato l’asticella tecnologica e, pur con volumi di vendita ancora contenuti, ha contribuito a far crescere i ricavi nel settore VR grazie al suo prezzo elevato e alle avanzate capacità immersive.
Anche Meta e altri produttori continuano a investire nei visori VR e nelle piattaforme virtuali, sebbene il concetto di metaverso stia evolvendo verso applicazioni più concrete e professionali. Nel campo dell’AR, abbiamo già citato gli occhiali Lenovo come esempio di hardware pronto per il mercato consumer.
Parallelamente, numerose aziende stanno sperimentando realtà aumentata e virtuale per formazione, design e collaborazione. Ad esempio, nel settore manifatturiero e della logistica, l’uso di visori AR da parte di operatori di magazzino è sempre più diffuso per ottimizzare la preparazione degli ordini e ridurre gli errori. In ambito automobilistico e aeronautico, team di ingegneri utilizzano piattaforme di realtà mista per progettare e testare prototipi in ambienti virtuali condivisi. L’impatto di AR/VR si riscontra in una maggiore efficienza e sicurezza (perché è possibile simulare scenari rischiosi senza pericoli reali) e in modalità del tutto nuove di interazione con dati e ambienti. Si tratta di un campo in rapida crescita: nonostante qualche battuta d’arresto iniziale, la realtà immersiva sta trovando la sua strada sia nelle applicazioni consumer di alta qualità sia nelle soluzioni entreprise specializzate, aprendo la strada a nuove forme di intrattenimento, comunicazione e produttività.
Veicoli Autonomi e Robotica
All’alba del 2025, i veicoli a guida autonoma stanno compiendo passi decisivi verso l’adozione su larga scala. Negli Stati Uniti, la società Waymo (di Alphabet/Google) ha annunciato di recente un piano di espansione ambizioso: entro l’anno estenderà i test della sua flotta di auto robotiche ad oltre 10 nuove città, a partire da San Diego e Las Vegas. Questo riflette la crescente fiducia nella maturità della tecnologia di guida autonoma e una progressiva collaborazione con le autorità locali per ottenere le necessarie autorizzazioni.
I dati raccolti finora indicano che i sistemi di guida AI possono già ora raggiungere livelli di sicurezza pari o superiori a quelli umani in determinati contesti, alimentando la speranza di ridurre incidenti e congestione nelle città.
Anche i produttori tradizionali come Tesla continuano a sviluppare funzionalità di autopilota avanzato sulle loro vetture, e si prospetta un futuro in cui le auto elettriche potranno comunicare tra loro e con le infrastrutture circostanti elaborando informazioni in tempo reale ai margini della rete (edge computing). Oltre alle automobili, la robotica intelligente sta avendo un impatto tangibile in vari settori. Nei magazzini e nei centri distributivi di grandi aziende logistiche, robot mobili autonomi e bracci robotici collaborativi sono ormai una presenza comune, lavorando fianco a fianco con gli operatori umani per velocizzare le operazioni di stoccaggio e picking.
Ad esempio, i centri di distribuzione di Amazon utilizzano da anni migliaia di robot Kiva per movimentare gli scaffali, e altre aziende seguono l’esempio integrando robot per compiti ripetitivi o pesanti.
Nella ristorazione, alcune catene hanno sperimentato robot in cucina o per il servizio (come bracci automatici per assemblare pizze o burger). L’impatto complessivo di veicoli autonomi e robotica è una maggiore automazione dei trasporti e della produzione, con potenziali benefici in termini di sicurezza, produttività e costi. Allo stesso tempo, queste innovazioni sollevano interrogativi su regolamentazione, responsabilità in caso di guasti e sul futuro del lavoro umano in ruoli tradizionali, spingendo le aziende e le istituzioni a elaborare nuove linee guida man mano che la tecnologia si diffonde
Computazione Quantistica e Informatica Avanzata
Tra i trend più futuristici che hanno guadagnato attenzione a inizio marzo 2025 vi è la crescente concretezza della computazione quantistica. Una corsa all’oro tecnologica è in atto tra i giganti tech globali: Amazon, Google, IBM e Microsoft hanno annunciato recentemente importanti progressi nei loro prototipi di chip quantistici, intensificando la competizione per sviluppare per primi un computer quantistico pienamente operativo e utile su scala commerciale.
Ciascuna di queste aziende sta seguendo approcci differenti per stabilizzare i qubit (i bit quantistici) e ridurre i tassi d’errore, con l’obiettivo di superare i limiti dei computer tradizionali. Ad esempio, Amazon Web Services ha presentato a fine febbraio un chip chiamato Ocelot, progettato per i suoi sistemi quantistici cloud; Google sta lavorando sul prototipo Willow, mentre IBM ha sviluppato il processore quantistico Condor, segnando traguardi significativi nel numero di qubit e nella coerenza quantistica raggiungibile.
Le potenziali applicazioni di questi avanzamenti sono rivoluzionarie: i computer quantistici promettono di risolvere in tempi rapidi problemi che oggi richiederebbero anni, con ricadute su settori come la scoperta di nuovi farmaci, la creazione di materiali innovativi e la crittografia (potenzialmente in grado di infrangere gli schemi crittografici odierni).
Parallelamente allo sviluppo hardware, cresce anche l’ecosistema per democratizzare l’accesso al calcolo quantistico. I principali fornitori di servizi cloud stanno infatti integrando piattaforme quantistiche nelle loro offerte: soluzioni Quantum-as-a-Service (QaaS) iniziano a diffondersi, consentendo a ricercatori, startup e aziende di sperimentare algoritmi quantistici senza dover possedere costosi apparecchi dedicati.
Ad esempio, IBM già da qualche anno offre accesso via cloud ai propri computer quantistici, e sono disponibili kit di sviluppo open-source per programmare algoritmi quantistici. Questi servizi hanno l’effetto di allargare la base di sviluppatori e talenti formati sulle tecnologie quantistiche, preparando il terreno a una più ampia adozione industriale man mano che i sistemi diventeranno più stabili. Va sottolineato che la rivoluzione quantistica è ancora agli inizi: permangono sfide ingegneristiche enormi da risolvere prima di raggiungere l’utilità quantistica pratica. Ciò nonostante, i progressi registrati in questo periodo indicano chiaramente che siamo entrati in una nuova fase, in cui la computazione quantistica passa da promessa teorica a pilastro emergente dell’informatica avanzata, con il coinvolgimento attivo di aziende leader per trasformarla in realtà.
Conclusioni
In sintesi, i primi mesi del 2025 stanno delineando un panorama tecnologico estremamente dinamico a livello globale. Le aziende stanno fungendo da apripista nell’adozione di queste innovazioni: dalle soluzioni di AI generativa implementate nella grande distribuzione e ristorazione, all’integrazione di sensori indossabili per la salute, fino ai test di veicoli autonomi nelle metropoli e agli investimenti pionieristici nella computazione quantistica. Ciascuno di questi trend porta con sé un impatto significativo sui rispettivi settori di mercato, aumentando l’efficienza, creando nuovi modelli di business e talvolta sconvolgendo gli equilibri esistenti. Allo stesso tempo, emergono nuove sfide riguardanti la regolamentazione, l’etica e la formazione, poiché la tecnologia avanza più velocemente che mai. Questi esempi internazionali offrono indicazioni preziose anche per le imprese e gli innovatori italiani: restare aggiornati sui trend globali e aperti all’adozione responsabile delle nuove tecnologie sarà fondamentale per competere nell’economia digitale dei prossimi anni.
INSIDE THE X – DIETRO LE QUINTE DEI PROGETTI
Hilton Turin City Center: nuova vita all’Ex Hotel Golden Palace L’intervento di LESS per i servizi antincendio nel settore dell’Ospitalità
Il settore dell’ospitalità rappresenta da sempre uno degli asset strategici per il mercato degli investimenti immobiliari, soprattutto in Italia, che si conferma il quinto paese più visitato al mondo. I dati relativi al 2024 evidenziano una crescita costante: gli arrivi turistici italiani sono aumentati dell’1,5% rispetto all’anno precedente, mentre i pernottamenti hanno registrato un incremento del 2,7%.
Il Piemonte si conferma tra le principali destinazioni italiane, grazie a una proposta turistica diversificata che combina tradizione, natura e servizi di qualità. La regione è la prima area di provenienza per i turisti italiani, seguita da Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto. Le escursioni in bicicletta e a piedi, particolarmente apprezzate dai turisti del Nord Europa e dagli appassionati di trekking, continuano a registrare un forte incremento di interesse.
Nel 2024 Torino si è distinta come una delle mete più ambite, attirando il 46% degli arrivi turistici in Piemonte. La città, sempre più apprezzata per la sua eleganza architettonica e per l’offerta culturale ed enogastronomica, ha visto una crescita significativa sia nel segmento delle famiglie che nel settore business, con una domanda in costante aumento per strutture di lusso ed esperienze esclusive.
L’offerta alberghiera di alta gamma a Torino si rafforzerà ulteriormente con l’inaugurazione del Hilton Turin City Center, previsto per il primo semestre del 2025. La trasformazione dell’ex Golden Palace, iconico punto di riferimento dell’hotellerie torinese, rappresenta un investimento di 50 milioni di euro, che consolida la posizione di Torino nel panorama internazionale del turismo di lusso. La nuova struttura di proprietà di Ream, sarà gestita dal Gruppo Della Frera segnando un’evoluzione significativa per il mercato dell’ospitalità cittadina.
Un nuovo standard per l’ospitalità di lusso
L’ Hilton Turin City Center offrirà 175 suite e spazi per eventi, combinando eleganza storica e innovazione moderna. Il design degli interni preserverà le linee architettoniche originali, arricchendole con finiture di pregio e soluzioni tecnologiche avanzate. La sostenibilità avrà un ruolo centrale nel progetto, con l’impiego di materiali di alta qualità e sistemi energetici efficienti, volti a migliorare le prestazioni ambientali dell’edificio.
Gli ospiti avranno a disposizione un ristorante gourmet che unirà la tradizione piemontese con influenze internazionali, oltre a un bar che proporrà una selezione di vini e cocktail di alta gamma. La struttura includerà una spa esclusiva, una piscina coperta e un centro fitness di ultima generazione, pensati per garantire il massimo comfort e relax. L’Executive Lounge, con vista panoramica su Torino, sarà uno spazio riservato per chi cerca privacy e servizi personalizzati.
LESS: progettazione e direzione lavori per la sicurezza antincendio
Per un progetto di questa portata, la sicurezza ha rappresentato un aspetto strategico. La gestione della progettazione e della direzione lavori per la sicurezza antincendio è stata affidata a LESS, che ha sviluppato un intervento tecnico dettagliato per garantire la conformità agli standard normativi e ai requisiti di sicurezza definiti dal Safety & Security Manual di Hilton.
LESS ha iniziato il lavoro con un’analisi della conformità documentale rispetto al fascicolo precedentemente depositato presso i Vigili del Fuoco, fase essenziale per individuare le criticità del progetto esistente e proporre soluzioni in linea con la normativa antincendio e le specifiche della catena Hilton. Inoltre ha assunto il ruolo di Direzione Lavori Antincendio, supervisionando le attività di cantiere per garantire il rispetto dei tempi e dei costi concordati, coordinando le operazioni con il team di progettazione e il project manager.
L’intervento di LESS per l’Hilton Turin City Center rappresenta un esempio concreto di come l’eccellenza nel design e nei servizi possa convivere con elevati standard di sicurezza e sostenibilità. La combinazione tra competenze tecniche avanzate e una consolidata esperienza nel settore dell’ospitalità di lusso ha consentito di realizzare un progetto in grado di rispondere alle esigenze di una clientela internazionale sempre più attenta al comfort e alla sicurezza.
FOCUS ESG – GOVERNANCE, AMBIENTE E SOCIETA’ AL CENTRO DEL CAMBIAMENTO
Glossario della Sostenibilità: i concetti chiave per comprendere l’approccio ESG
La sostenibilità è diventata un tema centrale nel dibattito politico, economico e sociale, influenzando le scelte strategiche di governi, aziende e investitori. Il quadro normativo europeo e la crescente attenzione alle pratiche sostenibili stanno spingendo le imprese a integrare obiettivi ESG (Environmental, Social e Governance) nelle loro strategie di sviluppo, rendendo sempre più importante una chiara comprensione dei concetti chiave legati alla sostenibilità.
Carbon footprint è il termine utilizzato per misurare la quantità di emissioni di gas serra, in particolare di anidride carbonica (CO₂), generate dalle attività umane. La riduzione della carbon footprint implica un cambiamento nei modelli di produzione e consumo, puntando su efficienza energetica, mobilità sostenibile e riduzione degli sprechi.
La dimensione economica si riferisce agli impatti finanziari derivanti dalle attività di un’organizzazione, includendo la creazione di valore economico e l’effetto sulle economie locali e globali. La valutazione di questi impatti è essenziale per garantire la durabilità dell’impresa e la sua capacità di adattamento ai cambiamenti di mercato.
Il termine Environmental comprende il comportamento di un’organizzazione nei confronti dell’ambiente. Rientrano in questa sfera la gestione delle risorse naturali, la protezione della biodiversità, l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di CO₂ e l’adozione di pratiche sostenibili nei processi produttivi.
Un riferimento normativo cruciale è rappresentato dagli ESRS (European Sustainability Reporting Standards), sviluppati dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), che definiscono le linee guida per la rendicontazione di sostenibilità nell’Unione Europea, con l’obiettivo di garantire trasparenza e comparabilità tra le imprese.
La governance riguarda la struttura di gestione e controllo di un’organizzazione. Una governance solida implica una gestione etica e responsabile, con un Consiglio di amministrazione equilibrato, meccanismi efficaci di gestione dei rischi, politiche di lotta alla corruzione e attenzione alla sicurezza delle informazioni.
I GRI (Global Reporting Initiative) sono standard riconosciuti a livello internazionale per la rendicontazione di sostenibilità, fornendo linee guida per la misurazione e la comunicazione degli impatti economici, ambientali e sociali di un’organizzazione.
Gli impatti rappresentano gli effetti, positivi o negativi, che un’organizzazione può avere a livello economico, ambientale e sociale. Possono essere diretti o indiretti, di breve o lungo termine, e sono cruciali per definire le strategie di adattamento e crescita di un’azienda nel contesto ESG.
La matrice di materialità è uno strumento che consente di identificare e classificare le tematiche ESG rilevanti per un’organizzazione, attraverso un’analisi sia interna (importanza per l’azienda) sia esterna (rilevanza per gli stakeholder).
La rendicontazione di sostenibilità (o sustainability reporting) è l’attività di comunicazione attraverso cui le aziende illustrano i propri impegni e risultati nell’ambito ESG. La rendicontazione si concretizza nel bilancio di sostenibilità, che fornisce una panoramica completa sulle azioni e sugli impatti generati dall’organizzazione.
La componente sociale comprende le pratiche aziendali che influenzano dipendenti, clienti, fornitori e comunità locali. Rientrano in questa sfera i diritti dei lavoratori, le politiche di inclusione, le condizioni di lavoro e l’impegno verso il benessere delle comunità.
Gli stakeholder (portatori di interesse) sono individui o gruppi che possono essere influenzati dalle attività di un’organizzazione. Tra questi rientrano partner aziendali, clienti, dipendenti, istituzioni, organizzazioni non governative e comunità locali. Coinvolgere gli stakeholder in modo trasparente è una pratica essenziale per consolidare la fiducia e la reputazione aziendale.
La tassonomia UE è un sistema di classificazione che guida investitori e aziende nel valutare la sostenibilità di un’attività economica. Introdotta con il Regolamento (UE) 2020/852, la tassonomia definisce criteri oggettivi per stabilire se un’attività economica contribuisce agli obiettivi ambientali dell’Unione Europea.
Il termine washing si riferisce all’uso ingannevole di iniziative di sostenibilità o inclusione. Il greenwashing è l’esempio più noto, ma esistono anche fenomeni come il pinkwashing (relativo alle tematiche di genere) e il rainbow washing (legato ai diritti LGBTQ+), che sfruttano tematiche sociali e ambientali per finalità di marketing, senza un reale impegno da parte dell’azienda.
Conoscere questi concetti è fondamentale per comprendere il panorama ESG e per orientare le strategie aziendali verso una crescita sostenibile e responsabile. L’integrazione di criteri ESG non è più solo una scelta etica, ma un fattore strategico per la competitività nel mercato globale.
“Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. (cit. Gro Harlem Brunstland, 1987).
PENSIERO21 – VISIONI TECNICHE, IDEE, INNOVAZIONE E CULTURA PER IL FUTURO
La riqualificazione energetica al centro della sfida ambientale
Efficienza energetica e sostenibilità: il ruolo chiave dei serramenti nella sfida ambientale.
A cura di Valentino Fresia, A.D. Fresia Alluminio S.p.A.
La riqualificazione energetica è al centro della grande sfida ambientale e del contrasto alla crisi climatica, di cui sentiamo parlare quotidianamente, in quanto in Europa gli edifici risultano responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Queste emissioni sono causate per il 70% da edifici residenziali e per il 30% da quelli commerciali e pubblici.
L’Italia in particolare ha un patrimonio immobiliare vetusto e fortemente energivoro basti considerare che si è dovuto attendere il 2023 per avere un numero di immobili, nelle classi energetiche F e G, inferiore alla metà dell’intero patrimonio edilizio, grazie agli effetti post Super Bonus 110%.
Il rinnovamento del parco edilizio nazionale non è quindi più un’opzione. Con l’entrata in vigore della direttiva EPBD IV, gli Stati membri UE sono stati chiamati a stabilire, entro il 2026, una traiettoria nazionale per la progressiva ristrutturazione dei propri edifici, espressa come diminuzione del consumo medio di energia primaria in kWh/mq/anno dell’intero parco immobiliare tra il 2020 e il 2050, con l’obbiettivo di arrivare alle emissioni zero degli immobili entro il 2050.
In questo ambito i serramenti possono dare un significativo contributo al risparmio energetico degli edifici, alla riduzione delle emissioni di CO2, al comfort e al benessere abitativo: tutto racchiuso in una finestra.
Un serramento in alluminio ad alta efficienza energetica abbina infatti alle sue note qualità di durevolezza infinita e di manutenzione ridotta al minimo, le elevate prestazioni di isolamento termico sia d’inverno che d’estate, con il conseguente risparmio in bolletta (si stima una spesa ridotta di circa un terzo sui consumi energetici pre-sostituzione), risparmio che aumenta quando si sceglie di utilizzare sistemi per serramenti minimali che, grazie al maggior apporto di luce naturale, consentono un minor utilizzo di energia elettrica per quella artificiale.
Inoltre l’alluminio è un materiale che può essere riciclato all’infinito mantenendo le stesse caratteristiche dell’alluminio primario. L’alluminio riciclato, comunemente chiamato secondario, è importante, dal punto di vista della sostenibilità, perché non consuma le risorse del nostro pianeta con l’estrazione di nuovo minerale dallo stesso.
Oltre a ciò, per ricavare l’alluminio dal riciclo di materiali giunti a fine vita, l’investimento di energia è inferiore del 95% rispetto all’alluminio primario, che viene ottenuto dopo molteplici passaggi altamente energivori: l’estrazione della materia prima (bauxite) e la sua raffinazione in Allumina. Un basso consumo di energia vuol dire anche una bassa emissione di CO2, poiché “brucia meno combustibile” per la produzione.
Proprio per rispondere a queste esigenze di sostenibilità, in Fresia Alluminio S.p.A. abbiamo sviluppato sistemi per serramenti a basso impatto ambientale, progettati per ridurre l’impronta ecologica senza compromettere le prestazioni. Utilizziamo alluminio riciclato all’85% e barrette in poliammide con nylon rigenerato. Inoltre, forniamo il valore di CO2 emessa relativo alla produzione di ogni singola finestra, contribuendo a una maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale complessivo.
Il presente della transizione ecologica e il futuro del nostro pianeta richiedono un approccio concreto e responsabile, in cui i serramenti in alluminio ad alta efficienza energetica ed ecosostenibili avranno un ruolo sempre più centrale
Valentino Fresia
A.D. Fresia Alluminio S.p.A.
Vuoi iscriverti alla nostra Newsletter Echo21?